45. Prints, Drawings, and the Museum

Gabinetti Disegni e Stampe in Italy, 1861-1909

Silvia Massa

ISBN: 978-88-7970-900-2
Anno: 2022
Caratteristiche: 352 pp. * brossura * 17 x 24 cm * ill.

Volume 32,00

Descrizione

That museums exhibit prints and drawings, and only for a limited time due to preservation reasons, was not a self-evident fact in nineteenth-century Italy. Theories about appropriate repositories and curatorial practices for graphic art changed fundamentally between 1861 and 1909 with the foundation of gabinetti disegni e stampe. Two factors drove this transformation. First, the increased aesthetic and scholarly value placed on drawings and prints fed the autonomy of graphic art collections within their institutional environment. Second, the recognition of the damage caused by prolonged exposure to light led to giving up permanent displays for the sake of preservation. Drawing on largely unpublished archival material, this book traces the establishment of gabinetti disegni e stampe by looking at nine state museums in Italy (Bologna, Florence, Milan, Modena, Naples, Parma, Rome, Turin, and Venice). Their collections are analysed against broader shifts in the assessment of prints and drawings and the evolving mission of art museums. Further, the book examines the role of art historians Paul James Kristeller, Adolfo Venturi, and Corrado Ricci, the driving forces behind the transformation of art on paper curatorship at the museum.

SILVIA MASSA is the 2022–2023 Getty Paper Project Postdoctoral Fellow at the Kupferstich-Kabinett, Staatliche Kunstsammlungen Dresden. Previously she worked at the Kupferstichkabinett, Staatliche Museen zu Berlin, and she interned at the National Maritime Museum Greenwich in London and at the Istituto Centrale per la Grafica in Rome. Her research interests encompass early modern prints and drawings, the history of collecting, and musealisation. She earned her PhD in Analysis and Management of Cultural Heritage at the IMT School for Advanced Studies Lucca in 2019.

Che i musei esibissero stampe e disegni, e solo per un periodo di tempo limitato per ragioni di conservazione, non era un fatto ovvio nell’Italia del diciannovesimo secolo. Le teorie riguardo depositi appropriati e pratiche di tutela cambiarono fondamentalmente tra il 1861 e il 1909 con la fondazione dei gabinetti disegni e stampe. Due fattori guidarono questa trasformazione. Come prima cosa, l’accresciuto valore estetico e intellettuale attribuito a disegni e stampe alimentò l’autonomia delle collezioni di grafica all’interno del loro contesto istituzionale. Secondo, il riconoscimento del danno causato da un’esposizione prolungata alla luce portò ad abbandonare le mostre permanenti, a scopo di conservazione. Facendo ricorso a materiale d’archivio per lo più inedito, questo libro ripercorre la fondazione dei gabinetti disegni e stampe ponendo l’attenzione a nove musei statali in Italia (Bologna, Firenze, Milano, Modena, Napoli, Parma, Roma, Torino e Venezia). Le loro collezioni vengono analizzate in rapporto ai più ampi mutamenti nella valutazione di stampe e disegni e all’evoluzione della missione dei musei d’arte. Inoltre, il libro indaga il ruolo degli storici dell’arte Paul James Kristeller, Adolfo Venturi e Corrado Ricci, le forze motrici dietro alla trasformazione delle pratiche di curatela della grafica.

SILVIA MASSA è “Getty Paper Project Postdoctoral Fellow 2022-2023” presso il Kupferstich-Kabinett delle Staatliche Kunstsammlungen di Dresda. Precedentemente ha lavorato presso il Kupferstichkabinett degli Staatliche Museen di Berlino, ed è stata tirocinante al National Maritime Museum Greenwich di Londra e all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma. I suoi interessi di ricerca abbracciano stampe e disegni della prima età moderna, la storia del collezionismo e della musealizzazione. Ha ottenuto il dottorato in Analysis and Management of Cultural Heritage alla Scuola IMT Alti Studi di Lucca nel 2019.

Volume in inglese.

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