Franco Zeffirelli al Maggio Musicale Fiorentino

a cura di Manuel Rossi

ISBN: 978-88-9280-176-9
Anno: 2023
Caratteristiche: 168 pp. * brossura * 24x29 cm

Volume 35,00

Descrizione

Il secondo volume della collana Artisti per il Maggio Musicale, edita in collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, nasce in occasione del centenario della nascita di un illustrissimo fiorentino, Franco Zeffirelli.

“Franco Zeffirelli è nato a Firenze nel 1923 e ha sempre detto di sé:

 - Più che italiano mi sono sempre sentito fiorentino.

 - Firenze è una delle città più belle al mondo che mi ha suscitato e regalato tante emozioni, e mi ha aiutato, negli anni, a formare, in gran parte, la mia personalità artistica.

I primi anni della sua vita sono stati particolarmente turbolenti; e certamente la precoce predilezione per il teatro e il talento dimostrato fin dalla giovane età per il disegno e le arti figurative hanno costituito per lui un rifugio prezioso e una fonte di soddisfazione. Con il passare del tempo e con lo studio tenace e approfondito questa sua inclinazione si è sviluppata in una vera passione, portandolo a diventare un artista a tutto tondo e a imporsi come scenografo, costumista, regista di Opera, di Teatro e Cinema, capace di rappresentare sul palcoscenico e sullo schermo il mondo dei sentimenti e quello dell’Arte.”

Dalla Presentazione di Pippo Zeffirelli, Presidente della Fondazione Franco Zeffirelli

 

” … questo libro vorrebbe costituire non solo un omaggio ad un grande maestro come Franco Zeffirelli, ma un’occasione per iniziare a ripensare al suo lascito artistico, partendo da un caso specifico: la collaborazione col Teatro del Maggio, inteso qui come i vari enti che dal 1928 si sono susseguiti sino a noi. Una collaborazione che – è sufficiente scorrere la cronologia – fu tutt’altro che solida e continuativa, ma che, nonostante ciò, contribuì a rimarcare alcune delle svolte che segnarono la carriera di uno dei maggiori tra i registi e gli scenografi del Novecento, con appena otto appuntamenti nell’arco di 60 anni: dal Troilo del 1949 ai Pagliacci del 2009, e dei quali soltanto quattro appositamente nati per il Maggio.

Un percorso segnato da profonde discontinuità che a ben vedere riflettono i più ampi contrasti che il regista ebbe con la sua città natale: da un lato la gratitudine verso il proprio teatro cittadino “perché qui sono cresciuto e mi sono formato”, con la consapevolezza di aver potuto “vedere spettacoli bellissimi, nuovi e rivoluzionari” in una “fioritura di talenti e di nuove idee come in nessun altro paese al mondo”. Dall’altro la coscienza del ruolo marginale che la città gli aveva riservato, tanto che lo stesso Zeffirelli ricordava come”gli spettacoli creati per Firenze non sono certo tanti, se si pensa che solo al Metropolitan hanno dodici mie grandi produzioni da anni in repertorio”.

Dalla Prefazione di Manuel Rossi

 

Rassegna Stampa

Zeffirelli su Repubblica Firenze 28:09:2023

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