Osservanza e partita doppia

La contabilità della Badia Fiorentina nel primo Rinascimento

Sergio Tognetti

ISBN: 978-88-9280-155-4
Anno: 2023
Caratteristiche: 140 pp. * brossura * 17x24 cm

Volume 24,00

Descrizione

L’abbazia di S. Maria di Firenze, nota come Badia fiorentina, è uno dei monasteri più antichi e forse il più illustre della città gigliata. Le sue origini risalgono agli ultimi decenni del X secolo. Ricordata da Dante nel canto XV del Paradiso per la sua funzione di ‘orologio pubblico’ nella Firenze «sobria» e «pudica» della prima età comunale, la Badia fu coinvolta nelle principali trasformazioni architettoniche e urbanistiche a cui la città andò incontro nei secoli bassomedievali, anche per i vasti patrimoni immobiliari di cui disponeva negli spazi urbani e suburbani.

Nei primi decenni del Quattrocento, essa fu uno dei luoghi privilegiati per la diffusione in Toscana dell’Osservanza monastica, grazie al lungo abbaziato di don Gomes Eanes, religioso portoghese formatosi spiritualmente negli ambienti veneti che promosse l’erezione e la decorazione di un nuovo sontuoso chiostro monastico. Al rilievo spirituale, culturale e patrimoniale del cenobio va aggiunta una peculiarità solo apparentemente minore: la Badia fu il più precoce tra i monasteri e i conventi fiorentini ad adottare la ragioneria in partita doppia per esigenze amministrative e gestionali. La disponibilità di ampia documentazione contabile prodotta subito a ridosso delle riforme di don Gomes permette di stabilire un nesso tra i principi di rigore e di ordine espressi dall’Osservanza e la trasposizione in ambienti religiosi di metodi amministrativi originatisi nel mondo dell’impresa, particolarmente vivace in una città dalla forte vocazione commerciale e manifatturiera quale era all’epoca Firenze. Questo volume si pone dunque all’incrocio di due culture: quella aziendale e quella monastica. Le soluzioni adottate dalla Badia e a seguire da altri luoghi pii fiorentini forniscono prospettive inconsuete per valutare ruolo e peso dei saperi tecnici nelle società di antico regime.

 

Sergio Tognetti è professore ordinario di Storia Medievale presso l’Università di Cagliari. Specializzato in storia economica e sociale, ha condotto le sue ricerche su commercio, banca e manifatture tra Duecento e Cinquecento. I suoi lavori si sono focalizzati sulle società d’affari e sulle dinastie imprenditoriali che hanno contribuito alla prosperità della Toscana e dell’Italia centro-settentrionale, tanto nelle industrie della lana, della seta e della lavorazione del cuoio, quanto nell’ambito della mercatura, della banca locale e della finanza internazionale, grazie alla creazione di network che dal mondo urbano italiano si diramavano in gran parte dell’Europa e del Mediterraneo. Da alcuni anni si sta interessando alla gestione amministrativa e contabile di ospedali e luoghi pii. Tra le sue monografie si segnalano Il banco Cambini. Affari e mercati di una compagnia mercantile-bancaria nella Firenze del XV secolo, Firenze, Olschki, 1999; Un’industria di lusso al servizio del grande commercio. Il mercato dei drappi serici e della seta nella Firenze del Quattrocento, Firenze, Olschki, 2002; Da Figline a Firenze. Ascesa economica e politica della famiglia Serristori (secoli XIV-XVI), Firenze, Opus libri, 2003; I Gondi di Lione. Una banca d’affari fiorentina nella Francia del primo Cinquecento, Firenze, Olschki, 2013.

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